Come ogni anno, giunta a dicembre, arrivo a fare il conto semi-definitivo (lo sarà ovviamente solo il 31) di quanti libri sono riuscita a leggere durante l’anno.
Preciso che ho iniziato a leggere alla tenera età di quattro anni, quindi la passione per le pagine zeppe di parole si può dire che sia da sempre dentro di me.
Da un anno solamente ho un e-reader, che in effetti mi è stato utile per leggere alcuni romanzi introvabili oltre che per viaggiare un po’ più leggera rispetto al solito.
Prediligo però, senza dubbio, la carta con tutti i suoi profumi, la diversità della grana e dello spessore delle pagine e la possibilità di sottolineare le frasi più interessanti. Per me i libri devono essere vissuti, personalizzati, non sono una purista che vuole i libri completamente intonsi come se non fossero mai stati toccati. Ci sono già troppe persone che non li sfiorano per davvero…
Per tanti motivi, purtroppo, negli ultimi tempi sono stata costretta a ridurre i momenti di relax letterario, ritagliandomeli prima di dormire o in qualche pomeriggio bisognoso di parole (non da studiare).
Comunque, facendo il totale, per quest’anno sono arrivata a 26 volumi letti. E siccome mi sembrano pochi, come proposito per il 2017 mi impongo di superare almeno quota 30/35.

Intanto vi racconto con poche righe quali sono i dieci titoli che ho preferito.
- Anna dei Tetti Verdi, Lucy Maud Montgomery
Letti tutti e otto, uno dopo l’altro. Sì, avete capito bene e probabilmente avrete la mia stessa espressione di quando ho scoperto che si trattava di una serie di otto romanzi. Vi starete chiedendo che razza di storia sia. Se vi dico ‘Anna dai capelli rossi’, sicuramente avrete già capito, ma vi garantisco che il cartone animato di cui tutti conosciamo almeno la sigla non è nulla in confronto.
La lunga vicenda di Anna, dall’adozione fino alla maturità (vissuta durante la Prima Guerra Mondiale) è piena di incontri, momenti di gioia e di difficoltà che in alcuni punti mi hanno sorpresa e commossa fino alle lacrime. Le descrizioni dei luoghi possono sembrare talvolta un po’ esagerate, ma io le ho trovate magiche al punto da farmi sentire come se mi trovassi esattamente sull’Isola del Principe Edward insieme alla protagonista della storia.
(Per questa multi-lettura devo ringraziare il mio e-reader, perché purtroppo non sono riuscita a trovarli tutti quanti in cartaceo, ma ho comunque risparmiato un bel po’, avendoli acquistati per la modica cifra di 12 € qui: http://www.kobo.com/it/it.)
In ordine i romanzi sono: Anna dei Tetti Verdi, Anna di Avonlea, Anna dell’Isola, Anna dei Pioppi Fruscianti, La Casa dei Sogni, Anna di Ingleside, La Valle dell’Arcobaleno, Rilla di Ingleside.
- La faccia delle nuvole & La natura esposta, Erri de Luca
Già sapete quanto io ami De Luca e la sua scrittura. De “La natura esposta” e dell’andare oltre se stessi, sempre e continuamente, vi ho già parlato qui.
“La faccia delle nuvole” è invece il seguito di “In nome della madre”: insieme, i due brevi volumetti raccontano la storia di Gesù in un dialogo continuo tra Maria e Giuseppe, o meglio, tra Miriàm e Iosèf. Niente di banale, perché con Erri De Luca nulla lo è. Spesso emerge invece un lato della storia che magari diamo per scontato e ad indicarcelo è uno che si definisce non credente, ma ha studiato a fondo l’ebraico e la Bibbia.
Piccola nota di colore: ai pastori, i primi ad entrare nella capanna dove Gesù è appena nato, l’autore dona il proprio dialetto, il napoletano, perché la Giudea si trova ‘a sud’: calore e gioia di popolo per i primi doni degli uomini al Dio che si è appena fatto uomo, anzi, bambino.
- Il carattere del ciclista, Giacomo Pellizzari
Quattordici ritratti di altrettanti personaggi leggendari del ciclismo di ieri e di oggi: dal cannibale Eddy Merckx al guascone Peter Sagan, passando per il nostro pirata Marco Pantani.
Lo consiglio anche a chi di ciclismo non sa nulla, perché tra queste pagine ci si immerge in tutto ciò che di epico si può trovare in questo sport, dalla gloria di una vittoria all’amarezza di una sconfitta: il ciclo, vero e proprio, della vita.
- Harry Potter e la maledizione dell’erede, J.K. Rowling – J. Thorne – J. Tiffany
Da buona potterhead, non potevo non leggerlo appena uscito.
C’è chi lo ama alla follia e chi non lo apprezza per niente, io sono un po’ nel mezzo: in alcuni punti la storia mi ha lasciata perplessa sia per lo svolgimento sia per alcuni tratti che rivelano qualche contraddizione con i romanzi veri e propri, ma è sempre bello tornare ad Hogwarts con una storia nuova.
- Heidi, Johanna Spyri
Tutti conosciamo sicuramente il cartone animato che ha accompagnato ore ed ore della nostra infanzia, ma abbiamo avuto meno a che fare con il romanzo da cui è tratto.
Avendolo letto con in mente la serie animata, ci ho ritrovato moltissimo, ma nelle parole della Spyri si possono scoprire alcuni aneddoti particolari, come la vera storia del ‘burbero’ nonno e, addirittura, un finale inaspettato per la piccola Heidi.
- Fangirl, Rainbow Rowell
La mia prima lettura integrale in inglese, anche questa in formato e-book. Ovviamente qualche settimana dopo averlo finito, è uscito in traduzione italiana, ma sto cercando di fare la brava e trattenermi dall’acquistarlo.
Ammetto di averlo cercato perché mi incuriosiva vederlo un po’ ovunque nei blog su Tumblr e la trama mi ha incuriosito. Tempo fa c’è stato quel boom di siti come EFP, dove un po’ tutti abbiamo tentato di scribacchiare quel che si definisce una fan-fiction, ovvero una storia inventata, ma legata ad un preciso mondo, soprattutto letterario o cinematografico. Ebbene, “Fangirl” racconta della giovane Cath, che a furia di scrivere fan-fiction basate su un romanzo simile ad Harry Potter, ottiene un grandissimo seguito sulla rete. Eppure la sua vita reale non è tutta rose e fiori. L’inizio del college, il primo vero distacco dalla sorella gemella con cui ha sempre condiviso tutto (compresa la scrittura), i problemi del padre e la difficoltà nel costruire rapporti con persone estranee: il mondo virtuale delle fan-fiction è per lei una sorta di rifugio da tutto questo, ma Cath imparerà a fare i conti anche e soprattutto con la realtà.
- Ultime conversazioni, Benedetto XVI
Peter Seewald intervista il Papa Emerito con domande che spaziano a tutto campo, dalla sua infanzia fino alla rinuncia al pontificato e alla vita che conduce ritirato nel monastero Mater Ecclesiae. Onnipresente è la limpidezza di pensiero e di parola che da sempre contraddistingue il pontefice tedesco, quello stile che lo rende per me uno dei più grandi teologi di sempre (e non solo). Tanti lo hanno denigrato, ma per quanto mi riguarda Jospeh Ratzinger è e sarà sempre un uomo e un Papa fenomenale.
- La compagnia dell’anello, J. R. R. Tolkien
Dopo tantissimi tentennamenti (dovuti a uno shock infantile causato da uno dei film tratti dalla saga) ho finalmente iniziato il viaggio nella Terra di Mezzo insieme a Frodo e a tutti gli altri e mi pento di non averlo fatto già qualche anno fa. Le grandi saghe fantasy sono sempre pronte a far scoprire qualcosa di nuovo su se stessi.
- L’arte di essere fragili, Alessandro D’Avenia
Ultimo giusto in ordine cronologico di lettura, ma già campeggia ai primi posti della mia classifica non solo annuale, ma generale.
Le lettere in cui D’Avenia racconta a Giacomo Leopardi l’universo variegato di un’umanità che si scopre fragile e alla ricerca di verità e senso ci dicono che non siamo soli, anzi, siamo in buona compagnia. E non solo con i nostri contemporanei, bensì con persone vissute in altre epoche, proprio come il poeta di Recanati: Leopardi ci salva la vita e la apre alla poesia, insegnandoci che la vulnerabilità non è un difetto, ma un’arma molto potente.
Una opinione su "Libri da leggere | Top 10 del 2016"