Pappa al pomodoro tiepida con stracciatella

L’estate si sta lentamente avviando verso un nuovo autunno, ma il sole è ancora piacevole e caldo… perciò possiamo ancora gustarci un piatto tiepido/freddo come questa pappa al pomodoro di ‘gianburraschiana’ memoria!
Appartiene alla categoria dei piatti poveri, ma in realtà è una pietanza nutriente e ricchissima di sapore, di cui ne mangerei davvero ciotole intere senza mai stancarmi. D’altronde chi mi conosce sa che in casa mia il pomodoro è l’alimento principe da sempre e fortunatamente anche la scienza sostiene la mia preferenza, perché a quanto pare si tratta di un frutto dai moltissimi benefici, un vero e proprio superalimento.

Quindi largo al pomodoro, ma che sia italiano e di stagione! 😉 🇮🇹

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INGREDIENTI:

  • 500 g di pomodori
  • 150 g di pane toscano raffermo
  • 350 ml di brodo vegetale
  • basilico
  • uno spicchio d’aglio
  • olio extravergine d’oliva
  • sale
  • burrata o stracciatella

Lavate i pomodori, incideteli con una croce sul fondo e sbollentateli in acqua bollente per circa 3 minuti, dopodiché scolateli, spelateli ed eliminate i semi.
In una casseruola fate rosolare l’aglio con un paio di cucchiai di olio, poi unite i pomodori tagliati grossolanamente. Lasciate cuocere per 15 minuti a fiamma dolce, mescolando di tanto in tanto.

A parte tagliate il pane (a cui avrete lasciato anche la crosta) a dadini, mettetelo in una ciotola e bagnatelo con il brodo caldo, lasciandolo in ammollo per una decina di minuti. Non appena sarà diventato abbastanza morbido, strizzatelo e aggiungetelo nella pentola in cui stanno cuocendo i pomodori. (Non buttate il brodo!)

Unite un mestolo del brodo rimasto dall’ammollo e proseguite la cottura per 20 minuti a fuoco basso, aggiungendo qualche foglia di basilico spezzettata a mano e un pizzico di sale. Mescolate spesso con una frusta. Se occorre, aggiungete ancora un po’ di brodo per ammorbidire il tutto. La pappa sarà pronta quando il tutto sarà morbido e il pane sarà sfatto.

Lasciate intiepidire per qualche minuto, poi servitela e guarnitela con qualche ciuffo di stracciatella, un filo d’olio e basilico fresco.

(Chiedo perdono a tutti i toscani, ma non avevamo in casa il loro buonissimo pane e abbiamo utilizzato un pane di semola di grano duro!)

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