Quando ho scoperto che esiste anche il “Carbonara Day”, non ho potuto non pensare a quel maestoso piatto di pasta gustato in un ristorantino romano non molto distante dal Colosseo.
Inimitabile, come ogni cosa tipica che è così buona solo quando la mangi lì e sai che c’è per forza un segreto che nessuno ti svelerà mai.
A casa la prepariamo poco, non avendo tra le mani quel segreto che la rende perfetta come quella di Roma, ma, quando possiamo, ci divertiamo a sperimentarne anche versioni un po’ diverse da quella originale.
In primavera, ad esempio, uno degli ortaggi di stagione che preferisco sono le fave. Mi piace acquistarle con i loro baccelli e stare seduta al tavolo per sgranarle una a una, anche se poi, da un lato rimane la montagna di bucce e dall’altro una misera porzione di fave.
Ma è questo il bello, un gesto che sa un di altri tempi ma che sa mettere a contatto con il prodotto della terra, farne sentire la diversa consistenza con le mani e i profumi che si sprigionano uno dopo l’altro.
Tra le varie versioni della carbonara, eccone dunque una proprio a base di fave, perfetta anche per chi è vegetarian*. In questo caso abbiamo optato anche per qualche stravolgimento sia nel formato di pasta scelta – i fusilli – sia nell’aggiunta di Parmigiano oltre al pecorino. Di tradizionale, in pratica, è rimasta solo l’idea, ma i sapori della primavera e della campagna qui ci sono tutti.
INGREDIENTI (per due persone):
- 750 g di fave in baccello
- olio evo
- 140 g di pasta
- un uovo e un tuorlo
- parmigiano reggiano
- pecorino
- sale e pepe
Iniziate a sbucciare le fave, poi sbollentatele in acqua salata per una decina di minuti. Scolatele passandole sotto l’acqua fredda e togliete la pellicina.
Mentre preparate la pasta, mettete un filo d’olio in una padella e fate saltare le fave.
In una ciotola sbattete l’uovo e il tuorlo con i formaggi grattugiati, sale e pepe.
Aggiungete la pasta e le fave saltate, mescolate con cura, senza far rapprendere troppo le uova, e impiattate, spolverizzando con i formaggi e di nuovo un tocco di pepe.
